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4. Giappone
30.07.2025
Giappone sott’acqua: immersioni tra relitti, coralli e ghiacci in tre destinazioni sorprendenti

Quando pensiamo al Giappone, ci vengono in mente templi antichi, ciliegi in fiore, sushi perfetto e treni che partono al secondo. Ma sotto la superficie—letteralmente—c’è un altro Giappone: quello sottomarino. E merita di essere esplorato con bombole, pinne e una buona dose di meraviglia.

Da Okinawa alle acque vulcaniche dell' Hokkaido, passando per le coste meno conosciute della penisola di Izu, il Paese del Sol Levante si rivela anche come una meta di primo piano per gli amanti delle immersioni. E non parliamo solo di fondali tropicali: qui si nuota tra rovine sommerse, relitti di guerra, mante giganti e ghiaccio galleggiante.

Okinawa: dove il Giappone sembra quasi Polinesia (ma con più storia)

Le isole di Okinawa, con il loro clima subtropicale, sono la porta d’ingresso ideale per chi cerca immersioni spettacolari in acque cristalline. Con oltre 200 specie di corallo e una biodiversità straordinaria, l’arcipelago è considerato uno dei luoghi migliori per fare diving in Asia.

Gli appassionati di grotte troveranno nella Miyako Island pane per i loro denti (o per la loro torcia subacquea): Satan’s Palace è un labirinto blu che sembra uscito da un film di fantascienza. Per un tuffo nella storia, c’è il relitto del cacciatorpediniere USS Emmons, affondato nel 1945, ma ancora sorprendentemente intatto.

E poi c’è Yonaguni, famosa per le misteriose strutture sommerse che alcuni vorrebbero collegare a civiltà preistoriche. Non è certo se siano rovine artificiali o un gioco geologico, ma poco importa: immergersi lì è un’esperienza da brividi (di quelli belli).

Infine, non si può parlare di Okinawa senza citare la baia di Kabira, dove le mante si radunano tra i coralli dell’isola di Ishigaki. Avvistamenti frequenti, emozioni garantite.


Penisola di Izu: immersioni tra squali martello e sorgenti termali

Situata nella prefettura di Shizuoka, tra il Golfo di Sagami e la baia di Suruga, la penisola di Izu è una destinazione perfetta per chi vuole unire natura, avventura e relax termale.

Con oltre 30 aree di immersione accessibili, offre fondali ricchi di coralli, banchi di squali martello e suggestive grotte marine. La vicinanza a Tokyo la rende una meta facile da raggiungere, perfetta anche per una fuga di pochi giorni.

Tra i punti imperdibili, Atami, celebre per i suoi relitti sommersi e le acque termali, e Kawana, dove le tartarughe marine sono spesso visibili a pochi metri di profondità.


Hokkaido: ghiacci alla deriva e salmoni nei laghi vulcanici

Chi ha voglia di spingersi un po’ oltre (letteralmente, a nord), troverà nello Hokkaido un tipo di immersione completamente diverso. Dimenticate i tropici: qui si entra in acqua con tute stagne e si nuota sotto il ghiaccio alla deriva della penisola di Shiretoko. Esperienza estrema? Sì. Ma anche unica al mondo.

Per chi cerca qualcosa di più tranquillo, c’è anche l’acqua dolce del lago Shikotsu, di origine vulcanica, con una visibilità incredibile e la possibilità di osservare i salmoni nel pieno della loro corsa riproduttiva.


Perché scegliere il Giappone per le immersioni?

Il Giappone unisce in un unico Paese tutto quello che di solito si trova sparso tra continenti diversi: barriere coralline tropicali, fondali storici, grottesceniche, laghi vulcanici e ice diving artico. A tutto questo si aggiunge l’efficienza giapponese, un’attenzione maniacale alla sicurezza e una cultura dell’ospitalità che trasforma ogni viaggio in un’esperienza piena.

E poi c’è il bello del contrasto: finisci un’immersione tra le mante e in meno di un’ora puoi essere in un ryokan a bere tè verde guardando un giardino zen.