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Curiosità
27.09.2022
Moose Jaw: la piccola Chicago nell'era del proibizionismo

Moose Jaw e la sua storia ai tempi del proibizionismo

Ci troviamo nel Saskatchewan, un luogo tanto lontano quanto difficile da pronunciare. Una delle province del Canada confina ad ovest con l'Alberta, ad est col Manitoba, a nord con i Territori del Nord e a sud con gli Stati Uniti, per la precisione con Montana e North Dakota.

Una terra che non sentiamo nominare spesso, alcuni esseri umani probabilmente non la sentiranno mai nominare, ma ha anch'essa la sua importanza sia per le sue grandi pianure che per le sue storie. Voglio parlare proprio di una di queste storie, una storia che risale all'epoca del proibizionismo in una piccola cittadina chiamata mascella di alce: Moose Jaw.

Questa cittadina oggi conta circa 33.000 abitanti, situata sulla Trans Canadian Highway, l'autostrada che collega l'est del Canada partendo dalla provincia del Terranova-Labrador per arrivare, dopo 8.030 km, alla capitale della British Columbia Victoria.

Il nome della città proviene dal Cree (lingua appartenente alle popolazioni indigene) moscâstani-sîpiy che letteralmente significa luogo caldo vicino al fiume. La storpiatura diventerà col tempo Moose Jaw.

Il suo sviluppo economico è stato dovuto alla coltivazione di cereali ma in un periodo storico particolare, quello del proibizionismo, la città ha riscosso molto interesse per un uomo che all'epoca faceva affari contrabbandando liquori: Al Capone.

Al Capone e Moose Jaw

Siamo alla fine degli anni '20 e il contrabbando di alcolici è un'attività molto redditizia per il famigerato Al Capone. Dalla città di New York, Al Capone, vede la sua scalata nella malavita nella città di Chicago, dove diventerà il boss e uno dei gangster più famosi della storia.

Come è finito allora questo famoso boss da una metropoli come Chicago in una piccola cittadina del Saskatchewan? Trasportare liquore illegale non è un'operazione semplice, anche quando hai gran parte della polizia canadese e statunitense sul tuo libro paga. Ecco che allora Moose Jaw riesce, grazie ad una sua particolarità, ad attirare l'attenzione di Al Capone. 

La città è caratterizzata da una rete molto fitta di tunnel sotterranei che risalgono ad epoche antecedenti il proibizionismo. Il loro utilizzo è stato oggetto di dibattito storico e sono diverse le versioni che si raccontano. Quello che è certo è che questi tunnel avevano un accesso molto comodo alla stazione ferroviaria, il che consentiva di poter caricare e scaricare notevoli quantità di distillati.

La vita nei tunnel di Moose Jaw

I tunnel divennero quindi non solo un mezzo per trasportare alcolici illegalmente, ma diedero inizio ad una vera e propria città sotterranea con negozi, club e gioco d'azzardo che animavano la vita sotterranea della città. Molto probabilmente i tunnel continuarono ad essere utilizzati, per scopi più o meno legali, fino agli anni '70.

Nonostante Al Capone non abbia mai dichiarato di avere affari col Canada, le testimonianze che passasse molto tempo nei tunnel di Moose Jaw sono diverse, per questo ancora oggi qualcuno la conosce come Little Chicago (Piccola Chicago). Alcol, gioco d'azzardo e chissà quali altre storie di malavita sono passate attraverso quei tunnel sotto la direzione di Al Capone. Il 17 ottobre del 1931 il boss mafioso venne condannato per il traffico illegale di alcolici: no. Per gli omicidi e i gravi crimini: no. Venne condannato per evasione fiscale e morì a Miami all'età di 48 anni, ma ovviamente questa è un'altra storia.

Oggi i tunnel sono un'attrazione turistica molto importante per la città, ospitando turisti da ogni parte del mondo. Così un luogo sperduto, piccolo come i barattoli di moonshine che venivano trasportati nei suoi tunnel, è diventato teatro di un grande capitolo della storia nord americana.


Paolo Aloe
The Wild Crocodile