Siamo troppo spesso abituati a pensare ai supereroi come figure dotate di poteri sovrannaturali, magari derivati da raggi gamma, ragni radioattivi o ingenti somme di denaro. Ma grazie a un genio come Alan Moore, abbiamo conosciuto eroi meno stereotipati, più umani, più complessi. Oggi voglio parlarti di un supereroe inusuale, spesso dimenticato tra gli scaffali delle fumetterie: Allan Quatermain, uno dei membri della Lega degli Straordinari Gentlemen. Tratto dalla letteratura inglese di fine '800, Quatermain è un personaggio affascinante, reinterpretato anche nel film La leggenda degli uomini straordinari, dove è stato interpretato da Sean Connery. Sebbene il film non abbia riscosso grande successo, io l'ho trovato interessante, proprio come il personaggio che racconta.
Molti supereroi hanno radici africane, come Ororo Munroe (alias Tempesta degli X-Men) originaria dell’Est Africa, o Black Panther, re del Wakanda. Tuttavia, Allan Quatermain è diverso: non è africano. È un uomo bianco di fine '800, un cacciatore e avventuriero che si stabilisce a Durban, nel KwaZulu-Natal, Sudafrica. La sua prima apparizione nei fumetti non è quella classica di un eroe: viene convocato per una missione legata alla salvezza dell’Impero Britannico.
Allan Quatermain è un personaggio complesso. Sebbene serva la corona britannica, è profondamente legato al popolo africano e alle sue tribù. Non esiterebbe a schierarsi contro l’Impero per proteggere i villaggi locali. È un uomo segnato dal dolore: ha circa 45 anni, è vedovo e ha perso il figlio. Non ha superpoteri nel senso convenzionale, ma è un tiratore scelto eccezionale, capace di colpire con precisione millimetrica a grandissime distanze. Con calma, senza fretta, con la fermezza di chi ha visto molto.
Quatermain è un leader nato. Guida con astuzia il primo gruppo de La Lega degli Straordinari Gentlemen, unendo persone e abilità straordinarie per affrontare missioni incredibili. È grazie alla sua intelligenza e al suo istinto che la Lega riesce a svelare misteri e a superare difficoltà. Viaggia negli angoli più remoti del mondo e persino negli abissi, a bordo del leggendario Nautilus del Capitano Nemo.
Nonostante non abbia poteri sovrumani, Quatermain riceve una sorta di dono ultraterreno. Dopo aver salvato un villaggio africano da un’invasione, uno sciamano lo benedice, dichiarando che l’Africa non avrebbe mai permesso che lui morisse. In un certo senso, questa benedizione lo rende immortale.
Allan Quatermain non è il classico eroe che siamo abituati a vedere. È un uomo segnato dalle perdite, ma pieno di risorse, di forza e di umanità. Attraverso di lui, il fumetto ci racconta il Sudafrica, una terra straordinaria, fatta di contrasti e bellezza. È una terra che, nonostante le sue tante invasioni, ha sempre saputo rialzarsi e guidare il mondo verso il cambiamento, anche se il cammino non è ancora completo.
In queste righe ho voluto dare nuova vita a questo eroe dimenticato, accendendo la curiosità verso il personaggio, il fumetto e la straordinaria terra che lo ospita. Perché ogni viaggio, anche attraverso le pagine di una storia, ha il potere di portarci lontano. Ma, ovviamente, questa è un’altra storia.