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Quando si pensa a Cheyenne, capitale del Wyoming, la mente corre subito a cowboy, rodei e infinite praterie del Far West. Ma c’è molto di più dietro questa immagine iconica. Fondata nel 1867, Cheyenne è stata — e continua a essere — una città all’avanguardia, capace di sorprendere con primati poco noti ma straordinari.
È stata una delle prime città degli Stati Uniti ad avere l'elettricità, una pioniera nell'urbanizzazione dell’Ovest e il cuore di uno stato che ha fatto la storia dei diritti civili, in particolare per le donne. Questo articolo vuole svelare il volto meno noto ma più affascinante di Cheyenne: quello di una città moderna sotto il cappello da cowboy.
Cheyenne nasce nel 1867 come stazione della Union Pacific Railroad, durante la costruzione della transcontinentale, a soli mesi dall’arrivo dei primi binari. Il suo sviluppo fu rapidissimo: tanto che venne soprannominata "Magic City of the Plains" (la città magica delle praterie), per la velocità con cui da accampamento di pionieri si trasformò in un centro urbano.
Nonostante la sua giovane età, Cheyenne divenne presto una città sofisticata, con servizi moderni, teatri, giornali e persino un sistema fognario avanzato per l’epoca.
Uno degli aspetti più sorprendenti della Cheyenne ottocentesca è il suo primato nell'elettrificazione. Già nel 1882, la città installò il proprio sistema di illuminazione elettrica — appena un anno dopo quello di New York.
Secondo i dati storici del Wyoming State Museum, Cheyenne fu tra le prime cinque città americane ad adottare l’elettricità su larga scala, e la prima a farlo nelle Grandi Pianure. Questo fu reso possibile grazie alla posizione strategica lungo la ferrovia e all’adozione precoce delle innovazioni tecniche da parte delle autorità cittadine.
Nel giro di pochi anni, Cheyenne contava teatri elettrificati, lampioni pubblici e abitazioni moderne: un balzo tecnologico che la mise in netto contrasto con l’immagine di città di frontiera.
Non solo elettricità. Il Wyoming, con Cheyenne come capitale, è stato anche il primo territorio (e poi stato) degli Stati Uniti a garantire il diritto di voto alle donne, nel 1869 — ben 50 anni prima del 19° emendamento alla Costituzione USA.
È da qui che il Wyoming si è guadagnato il soprannome di "Equality State". La città di Cheyenne divenne così il fulcro di un movimento pionieristico per i diritti civili, dando vita a una delle prime giurie femminili e alla prima donna giudice di pace degli Stati Uniti, Esther Hobart Morris.
Questo impegno per l’equità sociale continua a definire il carattere civico della città.
Cheyenne non è solo la capitale del Wyoming, ma anche una delle capitali di stato più elevate per altitudine (più di 1800 metri sul livello del mare) e più piccole per popolazione (circa 65.000 abitanti). Eppure è stata spesso in prima linea:
Prima biblioteca pubblica del Wyoming, fondata nel 1886
Uno dei primi sistemi idrici municipali moderni dell’Ovest
Cheyenne Botanic Gardens, oggi un modello nazionale di sostenibilità urbana in zone semi-aride
Naturalmente, Cheyenne conserva con orgoglio anche la sua eredità western. Ogni anno ospita il celebre Cheyenne Frontier Days, il più grande rodeo all’aperto del mondo, che attira oltre 200.000 visitatori. Questo evento, nato nel 1897, è un mix di sport, musica country, parate e cultura nativa, e rappresenta il cuore pulsante dell’identità storica locale.
Ma anche qui, la città non si ferma alla tradizione: gli ultimi decenni hanno visto l’introduzione di elementi culturali contemporanei, musei interattivi, e iniziative inclusive per raccontare anche la storia delle minoranze etniche e delle donne nel West.
Oggi Cheyenne è un esempio di equilibrio tra tradizione e innovazione. Ha investito in energie rinnovabili, educazione tecnologica (con campus universitari affiliati a programmi STEM), e ha creato hub digitali per startup e imprenditori.
Inoltre, la città è diventata un punto di riferimento per chi cerca una qualità della vita alta, costi contenuti e una comunità accogliente. Secondo recenti indagini del Wyoming Department of Tourism, Cheyenne è una delle mete emergenti del turismo culturale americano.
Una visita a Cheyenne è un viaggio affascinante tra passato e presente. Ecco alcune attrazioni da non perdere:
Wyoming State Capitol: sede del governo, ristrutturata nel 2019, uno degli edifici storici meglio conservati del Paese
Cheyenne Depot Museum: ex stazione ferroviaria del 1887, ora museo interattivo sulla storia dei trasporti
Old West Museum: dedicato al rodeo e alla vita da cowboy
Wyoming State Museum: gratuito, con mostre su storia, diritti civili, geologia e biodiversità
Cheyenne Botanic Gardens: giardini ecologici all'avanguardia, con serre solari e orti urbani
Oltre al Frontier Days, Cheyenne ospita numerosi eventi culturali:
Cheyenne Art Walk, gallerie e artisti locali ogni primo giovedì del mese
CultureX Festival, festival multiculturale che celebra le comunità native, ispaniche e afroamericane del Wyoming
Wyoming Brewers Festival, dedicato alle birre artigianali locali
Cheyenne è facilmente raggiungibile via Interstate 25 e 80. Si trova a meno di due ore da Denver, Colorado, ed è servita dall’aeroporto regionale con collegamenti diretti al Denver International Airport.
Cheyenne è la dimostrazione vivente che non bisogna mai giudicare una città dalla sua immagine iconica. Dietro i cappelli da cowboy e le parate a cavallo si nasconde un’anima civica e innovativa, che ha fatto della modernità la sua missione sin dai tempi della ferrovia e dell’elettricità.
È una capitale americana unica, dove ogni edificio racconta una doppia storia: quella del West epico e quella di un’America che ha sempre guardato avanti. Visitare Cheyenne oggi significa scoprire un crocevia di progresso, cultura e tradizione nel cuore degli Stati Uniti.